Enjoy Places – Interno antico presbiterio Cesarea

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Santa Maria della Pazienza

Si deve alla generosa iniziativa di Annibale Cesareo, segretario del Sacro Regio Consiglio, la fondazione, nel 1601, della chiesa di Santa Maria della Pazienza e dell’annesso ospedale nel territorio agricolo di San Mandato, prospiciente l’Infrascata, la strada che collegava il centro storico e i casali del Vomero. Il Cesareo riservò a sé e ai suoi discendenti il perpetuo patronato del complesso, perciò detto “Cesarea”. La chiesa ottenne dal papa Clemente VIII il titolo di badia sine cura e, fra gli altri, il privilegio di dipendere direttamente dalla Santa Sede; entrata nel 1876 sotto la giurisdizione dell’Arcivescovo di Napoli, sarà eretta a parrocchia nel 1933. L’ospedale era stato intanto soppresso, nel 1866.
L’iniziativa del nobiluomo, che dà il via allo sviluppo urbano della zona, allora extra moenia, rientrava in una diffusa tendenza del patriziato locale a prodigarsi in opere assistenziali, drammaticamente necessarie in una Napoli vicereale oltremodo popolosa e afflitta da ogni sorta di mali, calamità naturali ma anche carestie e epidemie, conseguenza inevitabile dello stato di indigenza e delle condizioni deprecabili in cui versava molta parte della popolazione. Su questa gravava il peso del fiscalismo del governo spagnolo altrimenti ‘assente’ e affatto indifferente ai problemi di ordine sociale e alle forti tensioni che, com’è noto, all’imposizione dell’ennesima gabella finiranno con l’esplodere, nel 1647, nella rivolta di Masaniello.
L’intervento del Cesareo, che fondò anche un’istituzione previdenziale in favore del suo parentado e dei discendenti, il Monte Cesareo, non è dunque un episodio isolato; vi è in città, grazie a figure come Maria Lorenza Longo, fondatrice, nel 1521, dell’Ospedale degli Incurabili, per citarne una soltanto, tutto un fiorire di confraternite e di pie istituzioni sorte dall’ideologia controriformata.