Enjoy Places – Chiesa della Cesarea – Dettaglio altare attuale ed abside

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La più evidente delle trasformazioni della chiesa è quella che ha interessato la parte del presbiterio e dell’abside, completamente stravolta dopo il Concilio Vaticano II.

Infatti l’altare, eseguito in commesso marmoreo tra Seicento e Settecento, appunto dopo il Concilio Vaticano II ( negli anni ’60 del ‘900) è stato smontato e rimosso per l’adeguamento ai nuovi criteri liturgici. Le varie parti delle lastre marmoree sono state rimontate alle spalle dell’attuale altare, per creare la sede presidenziale e gli sgabelli per i ministri; altre lastre sono state utilizzate con funzione decorativa nella quinta che separa il presbiterio dall’abside. Il coro aveva già subito una trasformazione alla fine dell’Ottocento, quando mons. Princi fece rimuovere gli stalli lignei che, in origine, erano dietro l’altare e li trasferì nella sacrestia, creando una cantoria (che, successivamente fu adibita a nuova sacrestia), mentre al piano superiore – negli anni ’50 del ‘900- veniva sistemato il nuovo organo polifonico.

Dalle testimonianze fotografiche precedenti alle ultime variazioni si può aver un’idea di come sia mutato l’aspetto complessivo! (al giudizio personale le riserve rispetto ad un tale intervento!)
Tutto ciò considerando anche la costruzione del centrale trono marmoreo policromo (del 1960), che accoglie la tavola dipinta ad olio di S. Maria della Pazienza, l’opera più antica della chiesa, originariamente collocata nella quarta cappella a sinistra, ma poi (sempre all’epoca del Concilio Vaticano II) spostata in corrispondenza dell’altare maggiore.