Enjoy Places – Tele soprarchi cappelle laterali con Allegorie delle Virtù

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ALLEGORIE DELLE VIRTU’ ( 1730-1732 e 1761)
La Carità, l’Ospitalità, l’Abbondanza, la Misericordia, la Sapienza, l’Onore, la Saggezza, la Concordia, la Provvidenza (1730- 1732)
9 tele dipinte con colori ad olio di Giovan Battista Lama ( Napoli 1673-1748 )

La Fede ( 1761)
1 tela dipinta con colori ad olio
di Lorenzo De Caro ( Napoli, attivo dal 1740 al 1761)
Soprarchi delle cappelle laterali

La critica è concorde nell’individuare in queste nove tele di G. B. Lama il punto più alto della sua opera. In ognuno dei soprarchi sono dipinte due figure simmetricamente disposte, poggiate su nuvole che, corredate di elementi simbolici, rappresentano una virtù. L’artista napoletano, formatosi alla scuola di Luca Giordano, presenta soluzioni vicine al linguaggio pittorico di uno dei maggiori protagonisti settecenteschi a Napoli, Paolo de Matteis( con il quale il Lama aveva anche vincoli di parentela), interprete di una fusione di modelli giordaneschi con il classicismo assorbito a Roma da Carlo Maratta; si può notare, infatti, come i soggetti del Lama esprimano una raffinata commistione di diverse esperienze figurative presenti a Napoli nella prima metà del ‘700: la compostezza formale di Francesco Solimena e Maratta, l’eleganza della composizione del De Matteis e l’ariosa luminosità di Luca Giordano. Ciò si può leggere nell’uso della linea definita, ma non statica e nei colori luminosi e cangianti; nell’equilibrata disposizione degli elementi sulla tela, negli atteggiamenti e nelle espressioni, libere ma non esasperate, delle figure; nella superficie degli ampi panneggi e nell’ambientazione delle scene.
Nell’unica tela di Lorenzo De Caro – la Fede – si ravvisa una diversa libertà coloristica, quasi indipendente da schemi formali, in cui la lezione di Luca Giordano si avvicina a soluzioni venete (De Caro, la cui opera è stata ricostruita da pochi anni, fu inizialmente considerato, dalla critica, allievo del Tiepolo); la costruzione dell’immagine appare affidata, infatti, a piani cromatici spezzati e giustapposti.