Enjoy Places – Altare seicentesco

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COMMESSO MARMOREO DELL’ ORIGINARIO ALTARE ( seconda metà del ‘600, completato nel ‘700)
Marmi policromi di maestranze napoletane
Presbiterio

Purtroppo, con un intervento decisamente discutibile, l’altare originario è stato smontato e rimosso dopo il Concilio Vaticano II (anni ’60 del ‘900) per l’adeguamento ai nuovi criteri liturgici. Le varie parti delle lastre marmoree sono state rimontate alle spalle dell’attuale altare per creare la sede presidenziale e gli sgabelli per i ministri; altre lastre sono state utilizzate con funzione decorativa nella quinta che separa il presbiterio dall’abside.
Il commesso marmoreo rappresenta un notevole esempio della tipica produzione barocca napoletana che vede, nel Seicento e Settecento, la fortuna di questa tecnica che, importata dalla Toscana, fu utilizzata a Napoli sopratutto da Cosimo Fanzago, dai fratelli Ghetti, da G. D. Vinaccia, da Dionisio Lazzari e da altre botteghe che ne ripresero la tipologia; in questo periodo molte chiese si arricchiscono di altari, transenne, pulpiti, rampe e balaustre effettuati con intarsi di marmi policromi con tonalità contrastanti ed inserimento di madreperla e pietre dure; le composizioni decorative, in un primo momento erano più geometrizzanti, poi liberamente e fantasiosamente organizzate in ricche stilizzazioni di motivi curvilinei, volute floreali e vegetali di grande effetto pittorico o, in alcuni casi, elementi naturalistici vicini alla coeva produzione di “natura morta”