Enjoy Places – Spedizione nel sottosuolo

LE CAVITA’ SOTTERRANEE DEL LICEO GIAN BATTISTA VICO

“Il vuoto è un’idea bellissima ….. È per questo che penso sia importante associarlo all’intuizione di un’interiorità. Allo stesso modo che fissare il sole, poi chiudere gli occhi e rimanere abbagliati dal riverbero del rosso, come se le pupille si rovesciassero verso l’interno e scoprissero l’alveo di una fisicità nascosta.” Anish Kapoor

La seconda Municipalità di Napoli ha stipulato una convenzione con l’Associazione culturale “La Macchina del Tempo” per realizzare un progetto che consiste nel monitoraggio del sottosuolo, partendo proprio dal Liceo Vico, dove è stata documentata la presenza di una delle 200 cavità presenti in questa zona.

Sicuramente questi vuoti nel sottosuolo hanno contenuto i danni del terremoto dell’80, interrompendo le onde sismiche. Grazie alle qualità tecniche del tufo, sono stati scavati numerosi cunicoli per condotte d’acqua, che si sono rivelati i responsabili dei dissesti nella zona urbana. Queste cavità erano il regno dei “pozzari”, che si occupavano di pulire i canali e le cisterne sotto i palazzi, la cui attività finì quando andò in funzione il nuovo acquedotto del Serino e fu completata la distribuzione dell’acqua in tutti i fabbricati della città.

LA MACCHINA DEL TEMPO

Il Vico sta diventando un vero e proprio epicentro culturale del territorio.
Il 27 giugno 2013 si è svolta una conferenza stampa nell’Aula Magna del nostro Liceo per presentare il progetto di recupero della Napoli sotterranea, che partirà proprio dal Vico, dove è stata documentata la presenza di una delle 200 cavità presenti in questo territorio.
Infatti, il presidente della seconda Municipalità di Napoli, Francesco Chirico, ha stipulato una convenzione con l’Associazione speleo archeologica culturale “La Macchina del Tempo” per la realizzazione di un progetto integrato per il controllo e la sicurezza del territorio attraverso il monitoraggio del sottosuolo.
“La Macchina del Tempo” ha sede a Piazza Cavour in un ricovero antiaereo dove è stato allestito un “Museo del Sottosuolo” che testimonia momenti salienti della città assediata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Qui si possono attraversare gli intricati cunicoli degli acquedotti partenopei, attraversando i tre più famosi sistemi sotterranei di adduzione, il “Bolla”, “l’Augusteo”, ed il più recente, “il Carmignano”. “La Macchina del Tempo” opera ed interagisce con altre associazioni a livello nazionale anche a carattere umanitario, con un’attenzione particolare alla realtà dei diversamente abili.