cento Porte 500 – napoli afragola

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Un unico manufatto fa riferimento alle infrastrutture storiche presenti nel territorio campano, come l’acquedotto di Vanvitelli, le cisterne romane, i ponti. Il progetto mette in relazione il nuovo con le preesistenze, scegliendo di lavorare sull’immagine dell’edificio come una piastra dalla copertura a vela, che emerge lievemente dal terreno, e nascondendo i parcheggi sotto le faide erbose.

La stazione è una struttura a ponte sopra binari e banchine, una larga pensilina al di sopra della quale le funzioni richieste sono ospitate in scatole indipendenti all’interno della struttura portante. Questa è estremamente semplice e si presenta come una successione modulare di archi in cemento armato con un passo di dieci metri.

La distribuzione è determinante. Lungo i 330 metri  di sviluppo sono raccolti i flussi di passeggeri verso la galleria centrale. Sulla piastra convergono tutti i percorsi e sono collocate la maggior parte delle funzioni. Un manufatto permeabile, senza netta separazione fra interno ed esterno.

A sole building is the reference to the historical infrastructures in the Campania territory, such as the vanvitelli aqueduct, the Roman cisterns and the bridges. The project links new with existing elements, electing to work on the image of the building like a plate with a sail-like covering, that emerges slightly from the ground, hiding the parking areas under the grass surface.

The station is a bridge structure that crosses the track and platforms, a large shelter above which services are hosted in indipendent boxes inside the load-bearing structure. The latter is extremely simple and is a modular succession of reinforced concrete arches with  10 meter span.  The distribuition is fundamental.

The flows of passengers towards the central gallery are collected along 330-meter length of the structure. All the routes converge on the plate and this is where most of the functions are located. A permeable building, without any separation between inside and outside.

Autore/Author: Alberto Ferlenga

Nasce nel 1954 a Castiglione delle Stiviere, Mantova, e si laurea a Milano nel 1980, dove svolge attività didattica fino al 1987. Dal 1981 al 1991 è redattore della rivista Lotus International. Partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali conseguendo premi e segnalazioni tra cui, nel 1985, il Leone di Pietra della Biennale di Venezia. E’ visiting prefessor presso le università di Miami, Clemson, Puertorico e tiene conferenze in università italiane ed europee.

Dal 1995 è professore ordinario presso la Facoltà di Architettura di Napoli e redattore della rivista Casabella. Dal 1998 è titolare della cattedra di progettazione architettonica presso lo IUAV di Venezia. Ha pubblicato monografie su Aldo Rossi e Joze Plecnik.
Suoi saggi e progetti sono pubblicati sulle principali riviste di architettura. Svolge attività professionale in associazione con Gianluca Mondini a Milano.

Born in Castiglione delle Stiviere (Mantua) in 1954, he earned a degree in Milan 1980, where he taught until 1987. Between 1981 and 1991 he was the editor of Lotus International. He was taken part in numerous national and international competitions, winning awards and recognitions such as the Leone di Pietra from Venice Biennale in 1985. 

He is a visiting professor at the universities of Miami, Clemson, and Puerto Rico and has held confences at universities in Italy and Europe. A professor at the Faculty of Architecture in Naples since 1995 and in the same year editor of Casabella magazine. Has held the char of architectural design at IUAV in Venice since 1998. He has published monogrphs on Aldo Rossi and Jose Plecnik. His essays and projects have been published in leading architectural magazines. He works with Gianluca Mondini in Milan.